« Anche in questa pellicola di Benigni l'equivoco è alla base della vicenda. I due protagonisti sono dei tipi bizzarri che vivono un surreale rapporto con gli altri, in una loro dimensione che è, a tratti, esilarante. Anche qui c'è una parodia di alcuni aspetti della società italiana contemporanea.
Benigni riesce a demonizzare con la sua ironia anche un tema angoscioso che affligge la società di oggi. »

« Capolavoro immortale nella storia del cinema italiano. Un vero peccato che in molti paesi non sia stato doppiato e messo in commercio, forse per la difficoltà di tradurre alcuni elementi di sicilianità. L'equivoco è alla base di tutta la vicenda. Gli attori sono dei veri maestri. Mitico! Una magistrale parodia della mafia e del cinema che se ne è fatto, ma anche di alcuni tratti di costume italiano. »

« Si ride ancora dopo 50 anni nel rivedere questa insuperabile pellicola, che nella sua comicità rappresenta un'epoca e un paese, con i suoi problemi e le sue ambizioni, le sue speranze. Davvero un pezzo di italianità!
Credo che nel cinema mondiale non abbia eguali. »

« Non mi stancherei mai di vederlo e rido ogni volta! Insuperabile, un vero capolavoro, come tutti i film del grande Monicelli. Il ritratto di un tipo, uno squarcio della Roma papalina e napoleonica, con gli eventi storici, i luoghi e i personaggi della sua società, i suoi costumi, un irriverente e camaleontico protagonista che testimonia la disillusione di molti italiani di fronte al cambiamento epocale promesso dal grande imperatore e che contrasta con la parte conservatrice, impersonata dalla madre del protagonista e dalla Chiesa.
Forma parte irrinunciabile della storia del cinema italiano. »

« Una bellissima storia inedita, che ha tutti gli ingredienti della fiaba medievale e che, probabilmente, non ha ricevuto la dovuta attenzione dalla critica. Straordinaria la colonna sonora degli Alan Parsons Project. Visto e rivisto, ma sempre affascinante! »

« Bella pellicola, in cui il paranormale e il mistero si intrecciano ad elementi del thriller. La protagonista vive il conflitto di chi, in possesso di facoltà fuori dal comune, deve scontrarsi con la diffidenza e il pregiudizio. »

« Bella interpretazione di Cate Blanchett, che ci propone un personaggio più complesso da ciò che traspare dai libri di storia: energica e volitiva, ma vittima del suo ruolo e della sua condizione di donna del XVI secolo, in continua lotta contro le pressioni della corte e logorata dal conflitto. »

« Notevole l'interpretazione della Maria Antonietta adolescente, inconsapevole e irresponsabile. Sembra emergere una contraddizione di fondo tra la sua intelligenza e l'educazione ricevuto da un lato, la superficialità a la mondanità dall'altro. Eppure, nell'ultima scena affiora, inattesa, la piena consapevolezza con cui affronta il suo destino. »

« Sceneggiatura nuova e assolutamente intrigante. Il film cattura l'attenzione fino all'ultima scena e lo spettatore si interroga continuamente su fatti e personaggi, aspettando il finale col fiato sospeso. Il misterioso e l'esoterico sono perfettamente calati nel quadro storico e i personaggi sono assolutamente realistici, nonostante alcune incongruenze. La magia diviene l'elemento che anima la vita della città. L'atmosfera è suggestiva. »

« Davvero molto bello questo film che, a mio parere, non è stato abbastanza pubblicizzato. Gli effetti speciali riescono ad affascinare per il modo nuovo in cui vengono usati e si conserva la finalità e la lezione storica della vicenda. Di ispirazione fumettistica il personaggio del re persiano (dal look forse un po' eccessivo...). »