« All'apparenza un filmetto senza pretese, ma quando l'ho rivisto, poco tempo fa, mi sono accorta che oggi - dopo tredici anni dalla sua uscita - "Ravanello pallido" ha anticipato alcune tematiche e, non per ultimo, si è rivelato profetico per la sua protagonista. Gemma, impiegata in un'agenzia di soubrette sull'orlo del fallimento, si ritrova invischiata in un falso scoop. Fino a quando, per salvare il salvabile, il suo capo non fa di Gemma una star. Sì, lei: bassa, non più giovane, logorroica. Ed è subito successo tra le donne, che finalmente si riconoscono in una stella della televisione.
Continua ad essere un film molto semplice, adatto per un pomeriggio noioso. Prevedibile e, alla fine, un po' smielato: tuttavia offre buoni spunti di riflessione.
Ah, perché l'ho definito profetico? Perché alla fine sul serio la Littizzetto ha spodestato le bellissime di Sanremo. »
« Visto in occasione della premiazione dell'Oscar, secondo me "La Grande Bellezza" non ha solo meritato il premio, ma ha anche il titolo adatto a descriverlo. Non si può raccontare, si può solo vedere, vivere: sicuramente lo potrà apprezzare di più chi vive a Roma, città tanto decantata in questa pellicola.
Un film niente affatto pesante, si tratta solo di saperne cogliere il ritmo. Ho sentito molti criticarlo, affermando che "non ha senso" o "non si capisce". Io rispondo così: non serve capire tutto nella vita. Non bisogna per forza capire, si può solo averne la sensazione. Io ho la sensazione che questo film sia bellissimo. E sia anche da vedere ancora, e ancora. »
« Anna e George sono una coppia benestante. Si dirigono verso la loro casa al lago, dove trascorreranno delle belle e rilassanti vacanze con il loro figlioletto, Georgie. Peccato che, una volta, giunti lì, li aspetti un inferno.
So che "Funny Games" è un remake shot-for-shot dell'omonimo film tedesco (dello stesso regista. Shot-for-shot significa che viene girato in modo uguale scena per scena), ma non l'ho ancora visto. Lo farò, ma un po' più in là.
A me è piaciuto davvero molto; certo, come può piacere un film incentrato sulla tortura insensata e insensibile di una famiglia. Molti hanno criticato la gratuità della violenza usata dai due protagonisti, Paul e Peter: ma non è forse vero che anche nella realtà esistono casi di violenza gratuita? Secondo me Haneke è stato bravissimo nell'architettare una storia che è allo stesso tempo reale e irreale, una storia per cui lo spettatore spera ci sia un lieto fine, che però - come nella vita reale - non sempre avviene.
Un film sicuramente per stomaci forti; molto belle anche le scelte musicali. »
« Dopo "Posti in piedi in paradiso", Carlo Verdone torna al cinema con una commedia dolce-amara. Federico Picchioni è un uomo di mezza età che nel giro di qualche giorno si ritrova disoccupato e viene lasciato dalla fidanzata. E, come se non bastasse, deve "badare" ai suoi due figli che sono adulti ma che, come molti giovani italiani, non sono ancora in grado di mantenersi da soli. Verdone qui affronta, in maniera leggera anche grazie alla presenza di Paola Cortellesi, alcune delle problematiche che più affliggono l'Italia di oggi: la disoccupazione (giovanile e non) , la ricerca di una vita sicura all'estero
Non è male come storia, anche se alcune trovate suonano un po' macchinose e forzate. Ormai Verdone è stanco: e questa sua stanchezza la si vede nei suoi film. Carino, ma direi che lo potranno apprezzare di più i fan di vecchia data. »
« Gil, uno sceneggiatore di Hollywood che vorrebbe fare lo scrittore, è in vacanza a Parigi con Inez, la sua fidanzata. Nella città dell'amore i due innamorati sembrano non trovare un punto d'accordo, tanto sono diversi. Una sera, mentre passeggia da solo, Gil vede avvicinarglisi un'auto d'epoca, da cui spunta niente di meno che Francis Scott Fitzgerald, che lo prega di unirsi a lui e alla moglie Zelda, per un giro della fantastica Parigi anni Venti. Gil si ritrova così immerso in un'atmosfera fantastica, quasi onirica, in mezzo ai suoi idoli: Hemingway, Dalì, Gertrude Stein.
Io non amo particolarmente Woody Allen, ma questo film mi è piaciuto veramente tanto: adoro quando in un libro o in film l'autore "sparge" citazioni (che possono essere letterarie, cinematografiche o artistiche in genere). Il regista è stato molto bravo nel ricreare certe atmosfere. E anche Owen Wilson non è tanto male. Una visione consigliata a tutti. »
« Il film narra le vicende di Daniel Plainview che, in seguito a fortunate coincidenze (opportunamente sfruttate) è diventato un ricco petroliere, in continuo movimento per l'America in cerca di nuove ricchezze da scovare. Tutto ciò che Plainview fa nella sua vita, anche adottare un ragazzo orfano, è in vista del guadagno e dell'arricchimento. Non ha sentimenti, non ha valori che vadano al di là del denaro.
Il film, che è valso un Oscar all'attore Daniel Day-Lewis, è molto particolare: pochissimi personaggi, pochi dialoghi, molto silenzio. Un'altra cosa molto interessante è l'assenza di un personaggio femminile forte. Non lo consiglierei a tutti, perché potrebbe risultare noioso, ma se vi piacciono i "mattoni" forse gli potete dare una chance. »
« Tratto dall'omonimo racconto dell'inglese Nick Hornby, "E' nata una star?" narra le vicende di una donna che scopre che il figlio è un attore - alquanto portentoso - di film hard. Il figlio, un giovane nella media e apparentemente senza nessuna aspirazione, dice di aver trovato un motivo e soprattutto un'abilità in questo genere di pellicola. I genitori si chiedono il perché, ma soprattutto: da dove deriva il suo "dono"?
A me il racconto originale non era dispiaciuto, lo avevo trovato semplice e piacevole nella sua brevità. Ecco, appunto: brevità. Parola di cui evidentemente regista e sceneggiatore non conoscono il significato. La storia nel film viene troppo tirata per le lunghe, solo per riempire due ore la sala del cinema, ma in realtà non dice nulla. Se potete, evitatelo. »
« "The iron lady" (la donna di ferro) narra la vita di Margareth Tatcher, primo e (ad ora) unico Primo Ministro donna della Gran Bretagna, per ben undici anni. Dalla giovinezza come aiutante nel negozio del padre, a leader del partito conservatore: il film ripercorre i momenti più importanti della sua vita. Sicuramente un film molto accurato e ben fatto, ma principalmente rivolto, secondo me, al pubblico britannico. Per quanto possiamo essere informati sulla storia più recente di questo paese, è comunque difficile ripercorrere una vita così lunga e impegnata in sole due ore. Ci sono brevi flash e citazioni che solo chi ha vissuto quei determinati momenti può capire. Un film che fa sicuramente leva sui sentimenti delle persone: un italiano difficilmente può immedesimarsi o appassionarsi alla vicenda come farebbe ad esempio un inglese. Ciò non toglie che l'Oscar a Meryl Streep sia assolutamente meritato.
Un film consigliato, sì, ma forse è meglio non aspettarsi troppo. »
« Rudy Baylor è un giovane avvocato che, fresco di laurea, si ritrova per le mani casi molto importanti: un testamento che sembra molto sostanzioso, una ragazza vittima di violenze da parte del marito e una causa di frode nei confronti di una grossa compagnia assicurativa da parte della madre di un ragazzo che sta morendo di leucemia. Rudy si ritrova a doverli fronteggiare praticamente da solo, con l'unico aiuto di Deck, che, pur avendo molta pratica ed esperienza del campo legale, non ha mai ottenuto la licenza.
Nonostante la giovane età, Rudy saprà giocare bene le sue carte.
Il film è bello, molto tranquillo e anche un po' buonista, alla fine: ma è quello di cui certe volte abbiamo bisogno, e cioè sapere che la giustizia trionfa.
Ottima interpretazione di Matt Damon; un po' meno quella di Danny DeVito, un po' troppo legato al suo ruolo di comico, anche se qui non avevo motivo di esserlo.
Il film è molto più semplice del libro, ma è giusto che sia così (il romanzo ha più di 500 pagine!) . Nonostante le differenze, è piacevole da guardare. »
« Jane è una ragazza molto dolce e sognatrice, che spera un giorno di poter convolare a nozze con l'uomo dei suoi sogni. Nel frattempo, in attesa del suo giorno speciale, ha partecipato a ben 27 giorni speciali, quelli delle sue amiche, rivestendo sempre il ruolo di damigella fedele. Ricordo dei matrimoni è un armadio pieno di abiti da damigella.
L'uomo dei suoi sogni, il suo capo, è però fidanzato con sua sorella. Sempre pensando al bene altrui, Jane non esita e fare di nuovo la damigella, pur con la morte nel cuore. L'incontro con un giornalista sarcastico e scettico nei confronti del matrimonio la farà cambiare (e cambierà anche lui) .
La solita commedia romantica che, vista una volta, può bastare per tutta la vita. »
Regia di Gianni Costantino - Warner Home Video
Continua ad essere un film molto semplice, adatto per un pomeriggio noioso. Prevedibile e, alla fine, un po' smielato: tuttavia offre buoni spunti di riflessione.
Ah, perché l'ho definito profetico? Perché alla fine sul serio la Littizzetto ha spodestato le bellissime di Sanremo. »
Regia di Paolo Sorrentino - Warner Home Video
Un film niente affatto pesante, si tratta solo di saperne cogliere il ritmo. Ho sentito molti criticarlo, affermando che "non ha senso" o "non si capisce". Io rispondo così: non serve capire tutto nella vita. Non bisogna per forza capire, si può solo averne la sensazione. Io ho la sensazione che questo film sia bellissimo. E sia anche da vedere ancora, e ancora. »
Regia di Michael Haneke - Warner Home Video
So che "Funny Games" è un remake shot-for-shot dell'omonimo film tedesco (dello stesso regista. Shot-for-shot significa che viene girato in modo uguale scena per scena), ma non l'ho ancora visto. Lo farò, ma un po' più in là.
A me è piaciuto davvero molto; certo, come può piacere un film incentrato sulla tortura insensata e insensibile di una famiglia. Molti hanno criticato la gratuità della violenza usata dai due protagonisti, Paul e Peter: ma non è forse vero che anche nella realtà esistono casi di violenza gratuita? Secondo me Haneke è stato bravissimo nell'architettare una storia che è allo stesso tempo reale e irreale, una storia per cui lo spettatore spera ci sia un lieto fine, che però - come nella vita reale - non sempre avviene.
Un film sicuramente per stomaci forti; molto belle anche le scelte musicali. »
Regia di Carlo Verdone - FilmAuro
Non è male come storia, anche se alcune trovate suonano un po' macchinose e forzate. Ormai Verdone è stanco: e questa sua stanchezza la si vede nei suoi film. Carino, ma direi che lo potranno apprezzare di più i fan di vecchia data. »
Regia di Woody Allen - Medusa Home Entertainment
Io non amo particolarmente Woody Allen, ma questo film mi è piaciuto veramente tanto: adoro quando in un libro o in film l'autore "sparge" citazioni (che possono essere letterarie, cinematografiche o artistiche in genere). Il regista è stato molto bravo nel ricreare certe atmosfere. E anche Owen Wilson non è tanto male. Una visione consigliata a tutti. »
Regia di Paul Thomas Anderson - Eagle Pictures
Il film, che è valso un Oscar all'attore Daniel Day-Lewis, è molto particolare: pochissimi personaggi, pochi dialoghi, molto silenzio. Un'altra cosa molto interessante è l'assenza di un personaggio femminile forte. Non lo consiglierei a tutti, perché potrebbe risultare noioso, ma se vi piacciono i "mattoni" forse gli potete dare una chance. »
Regia di Lucio Pellegrini - Warner Home Video
A me il racconto originale non era dispiaciuto, lo avevo trovato semplice e piacevole nella sua brevità. Ecco, appunto: brevità. Parola di cui evidentemente regista e sceneggiatore non conoscono il significato. La storia nel film viene troppo tirata per le lunghe, solo per riempire due ore la sala del cinema, ma in realtà non dice nulla. Se potete, evitatelo. »
Regia di Phyllida Lloyd - Rai Cinema - 01 Distribution
Un film consigliato, sì, ma forse è meglio non aspettarsi troppo. »
Regia di Francis Ford Coppola - Medusa Home Entertainment
Nonostante la giovane età, Rudy saprà giocare bene le sue carte.
Il film è bello, molto tranquillo e anche un po' buonista, alla fine: ma è quello di cui certe volte abbiamo bisogno, e cioè sapere che la giustizia trionfa.
Ottima interpretazione di Matt Damon; un po' meno quella di Danny DeVito, un po' troppo legato al suo ruolo di comico, anche se qui non avevo motivo di esserlo.
Il film è molto più semplice del libro, ma è giusto che sia così (il romanzo ha più di 500 pagine!) . Nonostante le differenze, è piacevole da guardare. »
Regia di Anne Fletcher - Warner Home Video
L'uomo dei suoi sogni, il suo capo, è però fidanzato con sua sorella. Sempre pensando al bene altrui, Jane non esita e fare di nuovo la damigella, pur con la morte nel cuore. L'incontro con un giornalista sarcastico e scettico nei confronti del matrimonio la farà cambiare (e cambierà anche lui) .
La solita commedia romantica che, vista una volta, può bastare per tutta la vita. »