« Tratto da un fumetto di Alan Moore, "La vera storia di Jack lo Squartatore" racconta una delle molte versioni riguardo la figura di Jack The Ripper, che sul finire del XIX secolo terrorizzò la città di Londra. Una versione secondo me molto valida, anche se fantasiosa.
Il titolo originale è "From Hell" (Dall'inferno) sicuramente molto più evocativo.
Il film è veramente meraviglioso e, per quanto si parli di un assassino che sventrava le proprie vittime, non finisce mai nello splatter, anzi è molto malinconico, soprattutto nel finale.
È un film caldamente consigliato, belle atmosfere e bravi attori. »

« Di solito i film tratti dai libri sono meno belli del racconto originale, ma in questo caso non è così. Il libro La fabbrica di cioccolato è uno dei libri di Roald Dahl che non mi entusiasma, ma questo film è veramente entusiasmante.
Tim Burton è riuscito a creare una nuova versione (anche del vecchio film con Gene Wilder) molto più colorata e musicale, un tripudio che affascina ogni spettatore, dal più piccolo al più grande. Le canzoni sono meravigliose, le vicende sviluppate in modo coinvolgente e inquietante, così come nell'intenzione dell'autore inglese.
Inoltre l'aggiunta della parte sulla vita di Willy Wonka, per quanto non sia prevista nel libro, rappresenta uno strumento in più per capire questo strambo personaggio, la sua vita e le sue scelte. E' un film che riguardo sempre con molto piacere, davvero consigliato! »

« La classica favola della principessa e del ranocchio rivisitata e trasportata nella New Orleans degli anni Trenta, tra sapori, colori, suoni molto particolari e caratteristici.
Con questo film la Disney torna all'animazione classica, che ha ancora molto da dire e tanti spettatori da intrattenere.
Devo dire che il film mi ha un po' delusa, però. La protagonista e tutti gli altri personaggi mancano un po' di mordente, la storia a volte sembra un po' rivista. Il cattivo ricorda un po' troppo Jafar. C'è una scena in particolare che è molto bella e commovente, ma per il resto è un film passabile, non bellissimo, ma comunque adatto a una serata in famiglia. »

« Tanto meraviglioso, stupendo, incantevole è il film "Tarzan", tanto questo suo "seguito" è brutto, sciapo, in una parola: abominevole.
Il film si sviluppa in una serie di episodi con cui Tarzan e Jane raccontano la loro vita dopo aver deciso di rimanere nella giungla con i gorilla, la loro vera famiglia.
Cosa non va: gli episodi sono senza senso, sceneggiati male. I disegni poi, che erano fenomenali nel primo film, sono orribili. I personaggi si muovono a scatto, i lineamenti sono contorti, i colori spenti. Mi chiedo chi abbia avuto il coraggio di fare dei disegni simili, ma soprattutto chi abbia avuto il coraggio di mettere in commercio questa roba!
Assolutamente sconsigliato, evitatelo come la peste. »

« Un bambino viene trovato e cresciuto da un branco di gorilla. Tra mille difficoltà, alla ricerca del suo posto all'interno del mondo, il giovane Tarzan capirà che quel posto è lì dove ha sempre vissuto.
Il romanzo di Burroughs rinasce grazie alla Walt Disney, che gli dona quella freschezza che gli manca mantenendo però anche la profondità dei personaggi.
Un film meraviglioso, sceneggiato bene e costruito ancora meglio, attraverso fantastiche visioni della giungla che sembrano volerti rapire.
Una vera e propria perla (e le canzoni di Phil Collins sono talmente belle che non sembrano nemmeno umane). Meraviglioso, davvero. Se lo guarderete ve ne innamorerete perdutamente. »

« Nel Re Leone, durante la meravigliosa canzone "Hakuna Matata", ci viene raccontato come Timon e Pumbaa si siano trovati e abbiamo costruito una meravigliosa amicizia. Ma ci saremo anche chiesti: da dove vengono? Avevano una famiglia, perché si sono ritrovati da soli? In questo terzo episodio, la Disney ci propone la storia dei due personaggi comici del Re Leone, con un film che viene definito "prequel, parallel e midquel" perché racconta la loro storia prima di incontrare Simba e durante l'amicizia con il leone (sempre dal loro punto di vista). Non ha la drammaticità del primo film ma in realtà non pretende nemmeno di averla: è un film molto divertente e godibile e le canzoni (a cui faccio sempre molta attenzione perché sono le mie parti preferite) non sono affatto male, come ad esempio "Scava la tana".
Non potete definirvi amanti del Re Leone senza aver visto questo film! »

« Simba è ormai re, e sua figlia Kiara deve fare i conti con la "celebrità", i doveri e i comportamenti che le sono stati imposti dal suo rango. Mentre va alla ricerca della propria personalità e libertà, i seguaci di Scar meditano vendetta nei confronti di Simba.
Come in un nuovo "Romeo e Giulietta", il protagonista de "Il Re Leone 2" è l'amore tra due componenti di diverse famiglie.
Di solito i sequel della Disney sono piuttosto brutti e generalmente inguardabili, invece "Il Re Leone 2" è un film d'animazione molto carino e godibile: si vede che è stato molto curato, anche se, per me, ci sono delle pecche (come ad esempio le canzoni, non di grande effetto). In ogni caso, se avete amato "Il Re Leone", questo seguito vi piacerà. »

« Nel 1994 la Disney "sforna" una storia sui leoni. In vent'anni è diventato un film di culto e, almeno per me, IL capolavoro della casa cinematografica (almeno per quanto riguarda gli anni '90). È un film estremamente emozionante, coinvolgente, con delle musiche spettacoli e dei personaggi estremamente variegati ma tutti caratterizzati perfettamente.
Molti sostengono che la Disney abbia "rubato" il personaggio di Osamu Tezuka, autore di "Kimba il leone bianco", ma, dato che sono anche un'appassionata dell'autore giapponese, posso dire che l'unico elemento in comune è questo: sono due leoni. La storia della Disney si sviluppa in un altro senso e diventa un vero e proprio classico dell'animazione.
Un film con cui sono cresciuta e che amo alla follia, ogni volta sempre di più. »

« Un uomo muore: è Charles Kane, magnate americano, che ha costruito il suo impero partendo dall'editoria (il quarto potere del titolo italiano). Mentre muore pronuncia un nome: Rosabella. Chi è questa donna? Una delle sue numerose amanti? I giornalisti si infiammano, tutti ripercorrono la vita di Kane, cercando di scoprire i suoi segreti. Ma quel nome, quella parola, rappresenta ciò che Charles Kane ha perduto nella sua grande vita.
Una volta non mi ispirava, poi, a un corso di cinema, l'ho visto. Ed è stato amore. Un film meraviglioso, che definire capolavoro è poco. Solo un maestro come Orson Welles poteva concepire una storia così moderna, anche nella sua costruzione. Questo è un film da vedere e rivedere assolutamente. Un must. »

« Nella cittadina di Cedar Creek viene individuato un virus altamente letale, che ha la sua origine in un accampamento militare degli anni Sessanta e che, nonostante si sia tentato di nasconderlo, fa la sua comparsa grazie a una scimmietta importata illegalmente. Sam Daniels, colonnello e ricercatore, cerca di risolvere la situazione, anche rischiando la morte.
Mi è capitato per caso di vedere "Virus letale", perché di solito non è il mio genere. Devo dire però che l'ho trovato molto ben fatto e appassionante, pur con i suoi limiti (ad esempio il finale piuttosto prevedibile).
Comunque lo consiglio. »