« Un gran bel film, la cui trama richiama non poco quella del capolavoro di Roman Polansky, 'Rosemary's Baby'(1968) . I suoi punti forti sono: le atmosfere claustrofobiche, che trasmettono un opprimente senso di solitudine; gli inquietanti e ambigui personaggi che ruotano attorno alla protagonista (anche qui troviamo echi del succitato film di Polansky) , la nenia che fa da commento musicale al film, lo scioccante finale. Bisogna aggiungere, inoltre, che Mimsy Farmer è molto brava nell'impersonare una giovane e fragile donna perseguitata dai sensi di colpa e sull'orlo della follia. »
« Il film di Mario Bava che più mi piace. Il primo episodio, 'Il telefono', è un teso thriller con protagonista la bellissima attrice francese Michele Mercier; il secondo, intitolato 'I wurdalak' e con protagonista il grande Boris Karloff, ci parla di vampiri russi; il terzo (a mio avviso il migliore), intitolato 'La goccia d'acqua', è un'inquietante storia di vendicativi cadaveri che riprendono vita. Oltre che per i suddetti episodi, il film si fa ricordare anche per l'ironica e spiazzante conclusione. »
« Girato con pochissimi mezzi ma con grande inventiva (gli effetti speciali, se vogliamo chiamarli così, sono opera del geniale Mario Bava), 'Caltiki' si rifà chiaramente al film americano 'Blob - Fluido mortale' (1958), reso celebre in Italia dall'omonimo programma Rai di Ghezzi e Giusti. Il bravo Freda ha sfornato senza dubbio un buon prodotto. »
« Girato da Avati subito dopo 'La casa dalle finestre che ridono', 'Tutti defunti...' è una godibile parodia dei thriller che in quegli anni imperavano nel cinema nostrano. Bravi gli interpreti, a eccezione di Michele Mirabella, che interpreta un improbabile e per nulla simpatico cowboy italo-americano. »
« Sorta di versione italiana de 'Il presagio', il celebre horror di Richard Donner (con il grande Gregory Peck) che ha dato il via alla saga di Damien, l'Anticristo. Secondo me, il film di De Martino riesce a tenere testa al prototipo: anche qui, infatti, troviamo spettacolari sequenze di omicidi e una tensione costante. Convincente Kirk Douglas nel ruolo del protagonista e davvero deliziosa Agostina Belli in quello della giornalista di cui Douglas s'innamora. »
« A ben quindici anni di distanza da 'Zeder'(film, a mio avviso, riuscito solo in parte), Pupi Avati torna all'horror con una storia inquietante e di grande suggestione. Bello il colpo di scena finale e bravi gli interpreti, soprattutto il luciferino Carlo Cecchi. »
« Seppur inferiore ai precedenti horror di Pupi Avati (mi riferisco, in particolare, a 'La casa dalle finestre che ridono' e 'L'arcano incantatore'), il film si fa apprezzare. Ci sono buoni momenti di suspense e di paura (soprattutto nel finale, che considero la parte migliore del film), Laura Morante recita bene, l'ambientazione è sinistra al punto giusto. »
« 'La casa dalle finestre che ridono' è il capolavoro horror di Avati e tra i migliori horror italiani di sempre. Permeato da una costante atmosfera di tensione, il film narra una vicenda realmente inquietante e si chiude con un magistrale quanto agghiacciante colpo di scena. Convincente la prova degli attori (a cominciare dal protagonista Capolicchio) , efficaci le musiche di Riz Ortolani, affascinante l'ambientazione padana (la provincia di Ferrara) . Chi vedrà il film difficilmente potrà dimenticare il "pittore di agonie" e le sue terribili sorelle. »
« Considerato da molti fans del regista un ottimo film, se non un capolavoro, 'Phenomena' è secondo me un mezzo passo falso di Argento. Anzitutto, c'è aria di deja vu, dato che il personaggio interpretato dalla Connely ricorda in parte quello della protagonista di 'Suspiria'; ma i difetti peggiori stanno nell'insistenza sui particolari disgustosi, nell'uso fuoriluogo della musica metal, che contrasta vistosamente con gli efficaci brani dei Goblin; nella scadente recitazione di Daria Nicolodi. Non mancano, tuttavia, i pregi: le scene degli omicidi, la figura dell'entomologo impersonata dal grande Donald Pleasence, il ruolo importante degli insetti e dello scimpanzè di Pleasence, l'adrenalinico finale, ricco di colpi di scena. »
« Secondo me 'Il Cartaio' è in assoluto il più brutto film di Argento. Desolatamente piatta la regia (ma dov'è finito il maestro di un tempo?), poco avvincente la trama, indecenti i dialoghi, deboli la figura dell'assassino e quella della protagonista, scadente la prova degli attori, atroci le musiche. Insomma: un disastro! »
Regia di Francesco Barilli - Sony Pictures Home Entertainment
Regia di Mario Bava - Cecchi Gori Home Video
Regia di Riccardo Freda - Cecchi Gori Home Video
Regia di Pupi Avati - Minerva Video
Regia di Alberto De Martino - Legocart
Regia di Pupi Avati - Terminal Video
Regia di Pupi Avati - Rai Cinema - 01 Distribution
Regia di Pupi Avati - Terminal Video
Regia di Dario Argento - Rai Cinema - 01 Distribution
Regia di Dario Argento - Medusa Home Entertainment