« Ma mi dà l'impressione di qualcosa di già visto, dato che Verdone si rifà al personaggio del coatto già proposto in altre occasioni e, tanto per accentuare la dose, ha voluto fortemente come sua patner Claudia Gerini, già indimenticabile Jessica nel precedente film "Viaggi di nozze".
Rimane un film godibile e divertente, ma nulla di speciale a essere sinceri. »
« Sicuramente il film più noto e più apprezzato di Carlo Verdone.
Personalmente penso che questo sia il suo lavoro meglio riuscito e, ahimè, mai più eguagliato.
Il personaggio iperpignolo di Raniero è un cult tra le maschere proposte da Verdone; tutti gli attori, scelti con la massima cura, meritano una menzione speciale: tutti molto bravi e calati nelle parti. »
« Bel film (nonostante sia ricco di luoghi comuni! ) e ottima l'interpetazione di Verdone che dà il meglio di sè interpretando diversi ruoli dalle mille sfacettature, un vero artista completo in tutto e per tutto. Peccato solo che in certi ruoli rimarrà poi intrappolato, quasi fossilizzato, e nei film successivi li riproporrà estremizzandoli fino allo sfinimento. »
« Innanzitutto un grande applauso a Silvio Muccino che dimostra di non fare l'attore solo per il cognome che porta o per il bel faccino.
Carlo Verdone, invece, ormai si sa, è un artista completo e poliedrico, certo non si limita ad affrontare temi e situazioni sfacciatamente comici (o, almeno, non solo) però i suoi film, a partire da questo, mi hanno lasciato davvero perplesso per questi finali troppo "impegnativi" che stonano con il resto della storia. Ad essere sincero preferivo il Verdone dei primi tempi, più semplice e spensierato. »
« Deve essere necessariamente divisa in due parti, perché tanto è bello il primo episodio (favolosi Scamarcio e Castellito) , quanto mi ha lasciato perplesso il secondo il cui protagonista è Carlo Verdone.
E questa sarebbe una commedia? Non so, la seconda parte, quando diverse persone iniziano a morire una dopo l'altra e, per giunta, in una sparatoria non mi ha fatto proprio sbellicare dalle risate. »
« Mi aspettavo tanto dal ritorno di Pozzetto sul grande schermo e invece questo film mi ha veramente deluso.
La trama può anche essere originale ma, per cortesia, non dite che è una commedia: a parte qualche battuta stiracchiata non c'è una vena comica e, anzi, da un certo punto in poi la storia prende una strana piega e c'è quasi da piangere (soprattutto se avete pagato esageratamente il dvd! ) . »
« Ma Pozzetto ha fatto film migliori.
In questa pellicola si reinventa e, seppur nelle vesti del prete, sperimenta il ruolo del padre non affettuoso ma pur sempre premuroso (dove padre è da intendersi sia in senso religioso che laico! )
Un film banalotto come tanti, solo il personaggio di Teo Teocoli brilla per originalità. »
« Accoppiata vincente.
Un film cult dei primi anni '90. Soprattutto è una sorpresa ritrovare De Sica nei panni del poveraccio senza tetto, visto che, solitamente, nei film di Natale ormai siamo abituati a vedere lui nelle vesti dell'uomo di affari.
Quando i protagonisti sono dei professionisti della risata il risultato può solo essere assicurato. »
Non so, 01-12-2010, ritenuta utile da 4 utenti su 5
« Se noi abbiamo copiato il film americano Big (il cui protagonista è Tom Hanks) o se è stata l'America a scopiazzare a noi l'idea; resta il fatto che questo film è molto carino e simpatico.
Devo ammettere, però, che i miei figli (da piccoli) sono riusciti senz'altro ad apprezzarlo maggiormente. »
« E questo può voler dire solo doppio divertimento.
Praticamente conosco il film a memoria, ma ogni volta che lo rivedo non riesco a resistere alle risate. »
Regia di Carlo Verdone - CG Entertainment
Rimane un film godibile e divertente, ma nulla di speciale a essere sinceri. »
Regia di Carlo Verdone - CG Entertainment
Personalmente penso che questo sia il suo lavoro meglio riuscito e, ahimè, mai più eguagliato.
Il personaggio iperpignolo di Raniero è un cult tra le maschere proposte da Verdone; tutti gli attori, scelti con la massima cura, meritano una menzione speciale: tutti molto bravi e calati nelle parti. »
Regia di Carlo Verdone - Medusa Home Entertainment
Regia di Carlo Verdone - Terminal Video
Carlo Verdone, invece, ormai si sa, è un artista completo e poliedrico, certo non si limita ad affrontare temi e situazioni sfacciatamente comici (o, almeno, non solo) però i suoi film, a partire da questo, mi hanno lasciato davvero perplesso per questi finali troppo "impegnativi" che stonano con il resto della storia. Ad essere sincero preferivo il Verdone dei primi tempi, più semplice e spensierato. »
Regia di Giovanni Veronesi - Terminal Video
E questa sarebbe una commedia? Non so, la seconda parte, quando diverse persone iniziano a morire una dopo l'altra e, per giunta, in una sparatoria non mi ha fatto proprio sbellicare dalle risate. »
Regia di Renato Pozzetto - Moonlight
La trama può anche essere originale ma, per cortesia, non dite che è una commedia: a parte qualche battuta stiracchiata non c'è una vena comica e, anzi, da un certo punto in poi la storia prende una strana piega e c'è quasi da piangere (soprattutto se avete pagato esageratamente il dvd! ) . »
Regia di Renato Pozzetto - DNA
In questa pellicola si reinventa e, seppur nelle vesti del prete, sperimenta il ruolo del padre non affettuoso ma pur sempre premuroso (dove padre è da intendersi sia in senso religioso che laico! )
Un film banalotto come tanti, solo il personaggio di Teo Teocoli brilla per originalità. »
Regia di Christian De Sica - CG Entertainment
Un film cult dei primi anni '90. Soprattutto è una sorpresa ritrovare De Sica nei panni del poveraccio senza tetto, visto che, solitamente, nei film di Natale ormai siamo abituati a vedere lui nelle vesti dell'uomo di affari.
Quando i protagonisti sono dei professionisti della risata il risultato può solo essere assicurato. »
Regia di Franco Amurri - Medusa Home Entertainment
Devo ammettere, però, che i miei figli (da piccoli) sono riusciti senz'altro ad apprezzarlo maggiormente. »
Regia di Franco Castellano, Pipolo - Medusa Home Entertainment
Praticamente conosco il film a memoria, ma ogni volta che lo rivedo non riesco a resistere alle risate. »