Soffio
Regia di Kim Ki-Duk
- € 12.99
Dettagli del prodotto
- Ean: 8032700999447
- Supporto: Dvd
- Produttore: CG Entertainment
- Genere: Drammatico
- Regia: Kim Ki-Duk
- Contenuti extra: filmografia / biografia, filmografie, note di produzione, note di regia, trailers
- Lingue: Coreano,Italiano
- Colori: Colori
- Anno di produzione: 2007
- Area: Area 2 (Europa/Giappone)
- Durata: 80'
- Origine: Corea del Sud
- Sottotitoli: Italiano,Italiano per i non udenti
- Formato Audio: Dolby Digital 5.1, Dolby Digital 2.0 - stereo
- Sistema: PAL
- Nazione: Corea del Sud
Contenuto
Voto medio del prodotto: (5 su 3 recensioni) di
Soffio
E' quasi impossibile restare indifferenti dinnanzi alle opere di Kim Ki Duk, quando quelle stesse opere si lasciano amare e odiare allo stesso tempo per via del contatto tra poesia e cinema. Ebbene si, è davvero poetico il modo in cui le emozioni piu' intime vengono denutate della loro fragilità e silenziosità. Soffio è una storia di amore diversa. Il legame tra una donna in piena crisi del proprio matrimonio e un prigioniero in attesa della sua ultima sentenza.
Il soffio della vita.
Kim KI-Duk è un regista abbastanza singolare, così come singolari sono le sue opere, dapprincipio coperte da un velo poetico e musicale che è colore per gli occhi... Emozioni per le orecchie. La trama ancor più geniale di quanto si possa credere: una donna tradita dal marito si innamora di un carcerato, accusato dell'omicidio della propria famiglia. La genialità è nella figura di chi osserva allo schermo l'abituale incontro dei due amanti. Come l'occhio di chi osserva ed è capace di giudicare nel silenzio della propria posizione, riflette su ciò che accade... Ciò che potrebbe accadere... Un soffio di vita per dei silenzi innocenti, un tempo tanto breve quanto intenso, ricco di passione e sospiri lasciati a metà. Un'imperdibile opera.
Geniale.
Una donna tradita dal marito comincia ad andare a visitare un pericoloso criminale in galera. Il loro rapporto è strano e ancor di più lo è quello del direttore che concede e "gioca" con la loro vita. Il direttore del carcere non si vede mai, è una figura astratta un'allegoria sulla figura del regista capace con il suo "potere" di plasmare la storia. Il soffio si riferisce, per via della durata e degli incontri, alla relazione tra la donna e il carcerato. Il film alterna momenti molto tristi e intimistici a situazioni proprie della commedia non prive di musica.