Getaway (Blu-ray)

    Getaway (Blu-ray)

    Regia di Sam Peckinpah

    Prodotto non disponibile
    • € 28.40

    Dettagli del prodotto

    • Ean: 7321965136904
    • Supporto: Blu-ray
    • Produttore: Warner Home Video
    • Genere: Azione
    • Regia: Sam Peckinpah
    • Contenuti extra: commenti tecnici, speciale, trailers
    • Lingue: Italiano, Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco
    • Colori: Colori
    • Anno di produzione: 1972
    • Area: Area B (Europa, Australia, Nuova Zelanda, Africa)
    • Durata: 120'
    • Vietato: 14 anni
    • Origine: Stati Uniti
    • Sottotitoli: Danese, Finlandese, Francese, Inglese, Inglese per non udenti, Italiano, Italiano per non udenti, Norvegese, Olandese, Spagnolo, Svedese
    • Formato Audio: Dolby Digital Plus, Dolby Digital 1.0 - mono
    • Sistema: Full HD
    • Nazione: Stati Uniti

    Contenuto

    Un rapinatore fugge con la moglie verso il Messico, dopo essere evaso dal carcere, inseguito dalla polizia e da un complice che ha cercato di eliminarlo. Il film ha avuto un rifacimento nel 1994.

    Voto medio del prodotto:  5 (5 di 5 su 2 recensioni)

    5 Il miglior Thriller di tutti i tempi!

    | leggi tutte le sue recensioni

    Questo film secondo me rappresenta il meglio che si sia mai riusciti a produrre a livello di Thriller. La straordinaria maestria di Peckinpah con la telecamera e l'interpretazione di Steve McQueen ne fanno una perla assolutamente unica ed irripetibile del cinema di tutti i tempi, tanto da offuscare completamente il remake realizzato circa 20 anni dopo!

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    5 In fuga con Steve McQueen

    | leggi tutte le sue recensioni

    CNel 1972 la carriera di Sam Peckinpah (1925 – 1984) è a un punto morto. Uno dei tanti. Il suo ultimo film Junior Bonner è stato un fiasco, malgrado l’interpretazione di Steve McQueen, divo adorato dal pubblico americano. Sia l’attore che il regista vogliono un immediato riscatto. Da un po’, la First Artists ha comprato i diritti di The gateway di Jim Thompson (1906 – 1977), affidandone la sceneggiatura allo stesso scrittore. Il copione viene offerto a McQueen. L’attore accetta, a condizione che venga corretto il carattere del personaggio e la fine atroce del romanzo, replicata da Thompson nella sceneggiatura. Di ciò viene incaricato l’abile Walter Hill. Inoltre, McQueen vuole girare ancora con Peckinpah, che accetta con entusiasmo. La lavorazione dura due mesi, ed è forse la più tranquilla del regista, malgrado la crescente propensione all’alcol. Il film è un grande successo, tra i maggiori della carriera di McQueen, rispettando appieno anche lo scopo di Peckinpah. Ma pur essendo un prodotto mirato agli incassi, The gateway è anche un film di Peckinpah. Lo stile è inconfondibilmente il suo, nelle sequenze d’azione (uso del rallenty, montaggio frenetico, violenza iperrealistica), come pure nei momenti intimi (l’inizio nella prigione, l’incontro tra il protagonista e sua moglie). Lo è anche la tematica – l’onore tra fuorilegge, lo smarrimento del bandito in un mondo diventato più feroce di lui. A voler trovare un difetto, si deve risalire alla sceneggiatura. Nel senso che era inutile ricorrere al romanzo di Thompson. Il suo Doc McCoy è un personaggio ripugnante, che merita sino in fondo la fine riservatagli dal suo indignato creatore. Al contrario, il personaggio interpretato da McQueen è un professionista dal spiccato senso dell’onore, molto migliore di tutti coloro che gli danno la caccia. Facciamo il tifo per lui e il lieto fine (raro in Peckinpah) ci pare meritato. Grande, intramontabile film. Inimitabile, anche, come ha dimostrato il repellente remake del 1994.

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