Fahrenheit 9/11
Regia di Michael Moore
- € 4.50
Dettagli del prodotto
- Ean: 8032807016863
- Supporto: Dvd
- Produttore: Rai Cinema - 01 Distribution
- Genere: Documentari, Società e attualità
- Regia: Michael Moore
- Contenuti extra: trailers
- Lingue: Italiano, Inglese
- Colori: Colori
- Anno di produzione: 2004
- Area: Area 2 (Europa/Giappone)
- Durata: 110'
- Origine: Stati Uniti
- Sottotitoli: Italiano
- Formato Audio: Dolby Digital 5.1
- Sistema: PAL
- Nazione: Stati Uniti
Contenuto
Voto medio del prodotto: (5 su 5 recensioni) di
Fahrenheit 911
Film necessario prima che bello. E' vero, il precedente "Bowling a Colombine" aveva una resa cinematografica migliore, ma non credo che questo lavoro di Moore vada sottovalutato. Certo, il regista è decisamente di parte, ma quando si sceglie un soggetto di questo tipo non si può che essere totalmente schierati. E poi non va sottovalutato il modo in cui Moore riesce ad affrontare problemi diversi (certo, sempre da un'ottica anti-Bush) : la guerra, i suoi legami con la politica e l'economia, l'Iraq ma anche e soprattutto l'America, quella che va in guerra non certo spinta da furori ideologici ma dalle sue misere condizioni economiche. Da vedere.
Il film che ha reso celebre M. Moore.
Il più bello dei film di Michael Moore, un film d'inchiesta sull'11 settembre, su cosa è accaduto realmente, sulle possibili complicità dell'amministrazione americana e sulla scriteriata gestione Bush, il tutto analizzato con ironia e sarcasmo dal regista americano.
L'altra campana
Qui sentiamo una voce diversa, fuori dal coro, riguardo al disastro dell'11 settembre, le torri gemelle e Osama Bin Laden. Al di là del messaggio, chiaramente di parte e forse a volte un po forzato, spero che questo ci spinga a riflettere con la nostra testa sui fatti del mondo e non sempre a uniformarci e a credere solo a quello che vogliono farci credere, nel bene e nel male. Un po di autocoscienza non guasterebbe.
Fahrenheit 9/11
Vedere un film del genere, in maniera critica, non so a cosa serva. E' vero la seconda parte del film, è incentrata più sulle emozioni che sulle informazioni. E' vero, ci sono state delle frasi che non mi trovano d'accordo (d'altronde il film è dichiaratamente di parte). E' vero pure che bisogna comunicare emozioni e bisogna dire chiaramente come la si pensa.
Ciò che viene detto, anche sapendo ed essendo informati, per quanto mi riguarda è sconvolgente. Tanti dettagli, tanti sotterfugi che sinceramente dovrebbero spingerti a pensare e a agire. Cosa c'era sotto l'Afghanistan lo sapevo, ma risentirlo, mi sconvolge lo stesso. Poi c'è la mitica concezione del cittadino medio... ragazzi, il cittadino medio siamo noi! Perché quello che sappiamo non basta, quello che facciamo, è poco. Bisognerebbe pensare, informarsi e agire molto di più. Questo è il messaggio che mi è arrivato.
Nessuno si considera mediocre o vuole essere considerato tale, ma magari lo è.
Mi sorprende il fatto che una persona non abbia una reazione emotiva, vedendo certe scene di guerra. Noi tutti sappiamo quanto male comporti una guerra, ma nessuno di noi, la può comprendere affondo, perché non l'abbiamo mai vissuta.
Io credo che questo film, mi abbia permesso di comprendere meglio ciò che sta accadendo e quanto per l'ennesima volta stessi sbagliando.
Lo schermo nero con i rumori degli aerei che si schiantano, non lo dimenticherò mai.