La doppia ora
Regia di Giuseppe Capotondi
- € 5.99
Dettagli del prodotto
- Ean: 8010020059591
- Supporto: Dvd
- Produttore: Medusa Home Entertainment
- Genere: Thriller/giallo, Thriller
- Regia: Giuseppe Capotondi
- Contenuti extra: dietro le quinte (making of), scene inedite in lingua originale, trailers
- Lingue: Italiano
- Colori: Colori
- Anno di produzione: 2009
- Area: Area 2 (Europa/Giappone)
- Durata: 95'
- Origine: Italia
- Sottotitoli: Inglese, Italiano per non udenti
- Formato Audio: Dolby Digital 5.1
- Sistema: PAL
- Nazione: Italia
Contenuto
Voto medio del prodotto: (5 su 3 recensioni) di
Non sembra nemmeno italiano...
Ed è un complimento.
Sembra più un film del nord Europa, per le atmosfere, per il modo in cui è girato, per i tanti silenzi che lo popolano. Bravo Timi ma bravissima la protagonista, che riesce a trasmettere benissimo la sua inquietudine e il suo essere sospesa tra due mondi e due vite.
La doppia ora
Una misteriosa storia dai contorni gialli in cui nessuno è chi dice di essere. Agghiacciante per me! Vi piacerà! Mettetevi comodi, abbracciatevi e...buona visione!
Grande instrospezione psicologica dei personaggi
Il film comincia con il suicidio di una persona che si getta dalla finestra di hotel. Sonia, cameriera dell’hotel, assiste suo malgrado alla morte violenta e improvvisa e da quel momento il suo senso della realtà comincia a vacillare.
La storia va avanti dal punto di vista di Sonia ed è attraverso i suoi occhi e le sue sensazioni che gli spettatori seguono i tragici eventi successivi: la morte del fidanzato e della migliore amica. Il senso della realtà e la sicurezza della donna si sgretolano e si allontanano, lasciandola nella confusione del presente e del passato. Quando Sonia riesce a tornare alla realtà, dubita ancora della verità di ciò che sta vivendo. Non riesce a capire che esiste quello che vedono i suoi occhi e il suo modo di pensare cambia diametralmente. Con questo strana logica delle cose il film finisce e lascia negli spettatori il dubbio sul senso della realtà che noi stessi viviamo. Esiste veramente quello che vediamo con gli occhi?