The Corporation
Regia di Jennifer Abbott, Mark Achbar
- € 9.99
Dettagli del prodotto
- Ean: 8017229495984
- Supporto: Dvd
- Produttore: CG Entertainment
- Genere: Documentari, Società e attualità
- Regia: Jennifer Abbott, Mark Achbar
- Contenuti extra: note di regia, speciale, trama
- Lingue: Italiano, Inglese
- Colori: Colori
- Anno di produzione: 2003
- Area: Area 2 (Europa/Giappone)
- Durata: 145'
- Origine: Canada
- Sottotitoli: Italiano
- Formato Audio: Dolby Digital 2.0 - stereo
- Sistema: PAL
- Nazione: Canada
Contenuto
Voto medio del prodotto: (5 su 2 recensioni) di
Vederlo è un dovere universale
La società commerciale, istituzione ormai globale, in nome del Dio denaro sfrutta i lavoratori, manipola la mente del consumatore (in particolare del bambino) , ma soprattutto inquina l'ambiente in modo a dir poco devastante. Il potere di queste società è virtualmente illimitato dato che con una sentenza incredibile, la corte suprema americana ha stabilito che la società commerciale è di fatto una persona giuridica che, come tale, può perseguire legalmente i suoi interessi. In pratica, però, poiché essa è un'entità artificiale, paradossalmente non è responsabile legalmente e moralmente del suo operato, realtà che può portare il mondo all'autodistruzione. Gli autori lanciano l'allarme in maniera arguta sostenendo che la corporazione ha tutti i sintomi tipici dello psicopatico.
Spunti interessanti ma poco approfondimento
La tematica è di grande interesse: il ruolo delle aziende multinazionali nella società e le invasive conseguenze del loro operato (impreontato al mero profitto) sulla vita di tutti noi. Il documentario alterna immagini varie e frammenti di spot tratti da archivi, interviste a manager e intellettuali accompagnati da una voce fuori campo che commenta e sintetizza il tutto. Gli argomenti sono tanti e gli spunti di riflessione molto acuti. Lo stile incalzante che suscita grande aspettativa se da un lato permette di tenere lo spettatore incollato allo schermo, dall'altro (a mio parere) lascia sul finale un senso di insoddisfazione come se mancasse qualche approfondimento necessario a supporto dell'analisi... Paragonandolo ad altri docu-film statunitensi è molto meglio Michael Moore!