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Film

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Drammatico

Il bambino con il pigiama a righe

Regia di Mark Herman

Prodotto non disponibile

€ 17.99

Carta Cultura Giovani e del Merito

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Dettagli del prodotto

Ean: 8717418204044
Supporto: Dvd
Produttore: Walt Disney Studios Home Entertainment
Genere: Drammatico
Regia: Mark Herman
Contenuti extra: commenti tecnici, curiosità, scene inedite in lingua originale
Lingue: Italiano, Inglese, Tedesco, Turco
Colori: Colori
Anno di produzione: 2008
Area: Area 2 (Europa/Giappone)
Durata: 100'
Origine: Stati Uniti, Gran Bretagna
Sottotitoli: Ebraico, Inglese, Italiano, Serbo-croato, Sloveno, Tedesco, Turco
Formato Audio: Dolby Digital 5.1
Sistema: PAL
Nazione: Stati Uniti, Gran Bretagna

Contenuto

Bruno è un ragazzo di otto anni figlio di un ufficiale nazista, la cui promozione porta la famiglia a trasferirsi da Berlino in un'area desolata. Decisamente annoiato e spinto dalla curiosità, Bruno ignora la madre che gli proibisce di esplorare il giardino posteriore, e si dirige verso la 'fattoria' che ha visto nelle vicinanze. Lì, incontra Shmuel, un ragazzo della sua età che vive dall'altra parte del filo spinato. L'incontro di Bruno col ragazzo dal pigiama a strisce lo porta dall'innocenza a una consapevolezza maggiore del mondo degli adulti che li circonda, mentre gli incontri con Shmuel si trasformano in un'amicizia dalle conseguenze terribili.

Recensioni degli utenti

Voto medio del prodotto: (4.4 di 5 su 38 recensioni)

Una storia

08-03-2012 | di

A. Stefano

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Struggente che lascia l'animo devastato. Purtroppo le atrocità commesse durante la seconda guerra mondiale sono cose realmente successe, ferite che non sono ancora rimarginate. Questo genere di film dovrebbero essere proiettati nelle scuole per non dimenticare il passato e tenere sempre alta la memoria.

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Il bambino con il pigiama a righe

20-11-2011 | ritenuta utile da 5 utenti su 171
di

M. Serena

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L'olocausto raccontato tramite una storia di amicizia e innocenza. Bruno è figlio di un ufficiale nazista, che viene promosso e costretto a trasferirsi in una casa isolata vicino ad un lager. Bruno esplorando il retro del giardino, vede un bambino della sua età dietro il filo spinato, e inizia ad incontrarsi con lui senza che nessuno lo venga a sapere. Un film con un finale tragico e commuovente. Consigliatissimo!

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Un po' triste, ma bellissimo

16-10-2011 | ritenuta utile da 2 utenti su 7
di

P. Cinzia

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E' un film che la mia maestra mi ha detto di vedere e a me è piaciuto molto, anche se è un po' triste. Ho letto anche il libro, e allora ho deciso di ordinare anche il dvd perchè voglio rivedere il film più volte. Da quando ho visto questo film mi sono appassionata alla storia degli ebrei, e ho approfondito questa materia leggendo anche altri libri.
M. Esposito

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Molto bello e commovente

30-09-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 8
di

B. Alice

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Il campo di concentramento visto con gli occhi di un bambino. Anzi di due: di un ebreo prigioniero e di un figlio di capo ss. Ma in entrambi i casi e nonostante le differenze, nella fanciullezza non ci sono razze, non ci sono divisioni, non c'è odio. C'è solo una stupida rete che impedisce a due bambini, profondamente soli, di farsi compagnia. Dai bambini c'è molto da imparare. Proprio vero..

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Stupendo!

27-09-2011 | di

O. Samuel

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Film stupendo che racconta l'amicizia più improbabile in assoluto, tra Shmu, un bambino ebreo rinchiuso in un campo di sterminio e Bruno, il figlio di un generale delle SS; gli antipodi, il che dimostra che le diversità non sono affatto un ostacolo per le relazioni umane... Già ma come andrà a finire? Continueranno ad essere amici o la conoscenza della realtà li separerà? E questa storia, influirà in qualche modo, sull'animo del freddo e spietato quanto terribile genitore di Bruno?

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Il bambino con il pigiama a righe

12-08-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 8
di

B. Federica

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Un film grandioso: tratta sì dell'olocausto, ma è anche la storia dell'amicizia tra un bambino ebreo chiuso in un campo di concentramento e un bambino tedesco. I due giocano divisi dal filo spinato del campo e sono felici a modo loro. Il finale è tragico, ma secondo me, è perfetto per un film del genere: se il regista avesse girato un lieto fine, il film avrebbe perso metà del suo valore. È molto commovente; consiglio di guardarlo in famiglia per riflettere un po' sulla storia di tanti innocenti bambini ebrei.

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Meraviglioso

10-07-2011 | ritenuta utile da 209 utenti su 214
di

M. Chiara

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Film stupendo che ripercorre gli anni della Seconda Guerra Mondiale e, naturalmente purtroppo, dell'Olocausto. Qui incontreremo due bambini della stessa età ma con un vissuto decisamente diverso: uno appartiene ad una ricca famiglia tedesca il cui padre è un generale delle SS, l'altro appartiene ad una famiglia di ebrei prigionieri in uno dei più famosi e terribili lager nazisti: la loro amicizia resisterà?

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Da vedere

18-05-2011 | ritenuta utile da 4 utenti su 11
di

M. Gemma

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L'amicizia di due bambini, uno figlio di un generale tedesco, l'altro figlio di un ebreo. Un film commovente, che come tanti altri, serve per non dimenticare quello che è successo. Ed è così che riviviamo un passato tanto doloroso attraverso gli occhi di questi due bambini...

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Bellissimo

21-04-2011 | ritenuta utile da 3 utenti su 8
di

N. Giuseppe

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Un film ambientato presso un campo di concentramento nazista. Due bambini fanno amicizia, ma il primo è il figlio di un ufficiale delle SS e l'altro è il figlio di ebrei imprigionati nel campo. Questa amicizia porterà a delle conseguenze tragiche ed inaspettate.

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Dolcissimo

20-04-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 8
di

D. Lucia

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L'amicizia di due bambini diversi per estrazione e religione. Eppure cosi vicini e complici in quello che si vuole
fare passare come un gioco ma che in realta è un massacro. Il film si conclude in modo triste-per certi aspetti- e giusto per altri. Giusto perchè un figlio si è sacrificato per spiegare al mondo l'orrore dell'Olocausto.

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Triste

29-03-2011 | ritenuta utile da 2 utenti su 6
di

M. Daniela

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Tristissimo film che incentra l'argomento olocausto principalmente sui bambini, spesso dimenticati nell'annoverare i danni del nazismo. L'amicizia tra Bruno e Shmuel non ha confini e prosegue fino alla fine e oltre. Dolcissimo il suo oltrepassare il filo spinato in nome dell'amicizia. Tristissimo il tradimento della fiducia che quei bimbi provano nel sistema.

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Molto bello

27-03-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 6
di

M. Lidia

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Un film costruito con grande maestria sulle tracce dell'omonimo romanzo. La storia dell'amicizia tra due bambini diversi solo per le loro origini e il luogo in cui sono costretti a vivere. Vicini di casa, ma con due esistenze radicalmente diverse. La loro amicizia arriverà sino alle estreme conseguenze, rendendo il finale commovente e ricco di suspense.

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Molto toccante

16-03-2011 | ritenuta utile da 2 utenti su 6
di

M. Giulia

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E' un bel film per guardare l'olocausto da un altro punto di vista: quello dei bambini.
Non sono d'accordo con chi lo reputa mediocre.
L'unico aspetto che non ho gradito è il finale, davvero tragico.
Ne consiglio a tutti la visione, è un film che fa riflettere.

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Sublime

09-03-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 6
di

N. Pilar

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Un film di grande levatura con attori, in particolare il protagonista, eccezionali. Una trama di grande intensità, che ha il pregio di far riflettere, secondo una prospettiva nuova e partendo dal punto di vista di un bambino, sul già ampiamente battuto argomento dei campi di concentramento nazisti. Un finale incalzante e struggente.

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Il bambino con il pigiama a righe

06-03-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 25
di

M. Marta

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Davvero straziante e commovente: la tragedia dell'Olocausto vista negli occhi dei bambini ci fa capire ancora di più la spregevolezza di ciò che è accaduto. Credo che questo film colpisca davvero nel profondo dell'anima, anche i cuori più insensibili.

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Sentimentale

05-03-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

P. Sara

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Questo film affronta il tema dell'Olocausto con una dose eccessiva di facile sentimentalismo. Piuttosto stucchevole la scelta di raccontare i campi di concentramento dal punto di vista dei bambini. L'approccio è spudoratamente strappalacrime, e l'aspetto storico della vicenda passa in secondo piano. Mediocre.

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Il bambino con il pigiama a righe

01-03-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 2
di

C. Giulia

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Film che rimane fedele al libro vi farà commuovere dall'inizio alla fine, raccontando di questa magnifica amicizia un po' vietata, devo dire che non amando questo genere di film questo film mi ha colpita molto e mi è piaciuto tanto, un film da vedere assolutamente!

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Vedere la guerra con gli occhi di un bimbo

15-02-2011 | di

I. Mariangela

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Questo film mi ha colpito moltissimo e mi ha toccato profondamente. La guerra e le ingiustizie compiute dall'uomo, viste dagli occhi di un bambino, hanno un aspetto completamente diverso da come possiamo concepirlo noi. E Bruno non riesce a capire perché un bambino con addosso un assurdo pigiama a righe sia costretto a stare in quel recinto. Ma l'amicizia è più forte delle differenze di razza e Bruno si affezionerà a quel piccolo ebreo, tanto da fare un gesto sconsiderato tanto quanto disperato per aiutarlo, che però per lui si rivelerà fatale.

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Straziante

15-02-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

C. Lucia

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Ho letto prima il libro e sono rimasta molto colpita. Ho guardato attentamente il film e non posso che confermare il mio pieno apprezzamento per una storia di amicizia straziante e commovente, che miete vittime ingiustamente inconsapevoli, due bambini: il figlio di un generale tedesco e un bimbo ebreo.

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L'Olocausto visto dagli occhi di un bambino

13-02-2011 | di

F. Roberta

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Questo film ci fa capire quanto i bambini siano puri e innocenti. L'amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista e il coetaneo ebreo intrappolato nel campo di concentramento riesce a commuovere il pubblico. E' tratto dal bellissimo libro omonimo che consiglio a tutti.

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Stupendo

11-02-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 3
di

C. Luigi

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Sono sempre più rari i casi di trasposizioni cinematografiche di libri siano all'altezza della storia narrata. In questo caso l'operazione è riuscita perfettamente e il film, al pari del libro, risulta toccante narrandoci una storia che più volte mi ha costretto all'uso del fazzoletto per asciugare le lacrime.

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Da vedere

09-02-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

M. Cecilia

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Questo film mi ha colpito moltissimo e mi ha toccato profondamente. La guerra e le ingiustizie compiute dall'uomo, viste dagli occhi di un bambino, hanno un aspetto completamente diverso da come possiamo concepirlo noi. E Bruno non riesce a capire perché un bambino con addosso un assurdo pigiama a righe sia costretto a stare in quel recinto. Ma l'amicizia è più forte delle differenze di razza e Bruno si affezionerà a quel piccolo ebreo, tanto da fare un gesto sconsiderato tanto quanto disperato per aiutarlo, che però per lui si rivelerà fatale. Un film altamente consigliato.

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Toccante

07-02-2011 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

S. Eleonora

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Il libro e il film scorrono su due binari paralleli ma differenti. In questa pellicola scompaiono la maggior parte degli originali e ingenui fraintendimenti del piccolo Bruno che tanto geniali avevo trovato nel libro (uno su tutti: Hitler, il Fuehrer, che per una buona metà del romanzo viene chiamato Fulvio), ma l'ingenuità del bambino e la sua spontaneità vengono ben resi dalle espressioni del piccolo attore.
Tutto sommato una buona trasposizione. Un film che non può lasciare impassibili e di cui consiglio vivamente la visione.

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Due bambini due amici.

22-12-2010 | ritenuta utile da 2 utenti su 3
di

C. Monica

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Un ottimo padre di famiglia, fervente nazista il padre del piccolo Bruno, strappa il figlioletto dalla sua vita e dai suoi amici in Berlino per trasferirlo con tutti gli altri componenti della famiglia in una desolata residenza a ridosso di un campo di sterminio. Promosso comandante del Lager, preoccupandosi soltanto del suo lavoro di omicida trascurando completamente la solitudine in cui aveva catapultato il figlio Bruno, non si accorge che il figlio comincia a chiamare per nome i prigionieri ebrei, non si accorge che Bruno non se ne vuole piu' andare da quel posto che prima tanto odiava. Bruno aveva trovato un amico, un bambino ebreo incarcerato nel Lager di sterminio comandato dal padre. Due innocenti che si raccontano le loro infelicita' , una dalla parte sbagliata del filo spinato, quella che separa la morte dalla vita, l'altra dalla parte giusta del filo spinato, quella fuori dal campo. Questa amicizia sfocera' in tragedia, entrambi i bambini finiti in camera a gas. Nonostante la scomparsa di Bruno, il comandante del campo non ferma il lavoro di sterminio, si precipitera' davati alla camera a gas arrivando soltanto quando il gas ha gia' terminato il suo lavoro. Erano due amici separati soltanto dal volere degli adulti che li pretendeva nemici, uno ebreo e l'altro ariano, ma i due piccoli non si riconoscono come tali, si riconoscono soltanto come amici. Straziante, commuovente, da riverede.

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Il bambino dal pigiama a righe

19-12-2010 | di

B. Stella

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Il libro era già splendido. Il film ha unito la magia delle immagini. L'innocenza dei bambini un uno scenario storico agghiacciante, da non dimenticare.

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Un'ingenua amicizia

08-12-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

D. Chiara

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Un amicizia nata tra due bambini separeti da una rete. L'uno figlio di un comandante tedesco, l'altro ebreo costretto a vivere l'esperienza del lager. Un evento storico bruttissimo visto attraverso gli occhi ingenui dei bambini. Molto commuovente.

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Buona realizzazione

30-11-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

R. Carolina

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Coscienza e conoscenza
Siamo in un lager nazista, protagonista la famiglia del comandante del campo durante la seconda guerra mondiale. Il tema dell'olocausto è qui ripreso da due angolazioni: quello degli adulti - il comandante del lager e la moglie - e quello dei bambini. Entrambi i soggetti convergono verso la conoscenza e la coscienza di quel che sta succedendo a pochi metri dalla loro vita "normale".
Il film è realizzato bene.

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Film ottimo!

30-11-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

L. Luca

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L'olcausto visto da un bambino tedesco, che non caspisce veramente cosa sta succedendo, fino alla fine... Toccante, e molto reale.
Valutazione Finale: 8 e 12
Consigliato: Assolutamente si

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Conoscenza e coscienza

16-11-2010 | di

R. Carolina

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Il tema dell'olocausto è qui ripreso da due angolazioni: quello degli adulti - il comandante del lager e la moglie - e quello dei bambini. Entrambi convergono verso la conoscenza e la coscienza di quel che sta succedendo a pochi metri dalla loro vita "normale". Il film è realizzato bene.

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Senza parole!

16-11-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 2
di

S. Carmela

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Non c è niente che può emozionarci di più del sorriso di un bambino.. Questo film arriva nel profondo, il tema è quello dell olocausto, ma narrato da un punto di vista completamente diverso.. Visto con gli occhi di due bambini.. Un tedesco ed un ebreo.. Con la loro spontaneità e innocenza.. Si nota ancor più l orrore dell olocausto.. E tutta la sofferenza che ha causato.. Inoltre è possibile vedere la situazione che vi era nelle famiglie naziste.. Un film completo, commovente che lascia il segno e la riflessione!

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Da vedere

15-11-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

S. Valeria

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Più emozionante e toccante del libro, questo film coinvolge fin dal primo minuto. Gli scenari sono agghiaccianti, così come le persone che ci sono attorno e che ci lavorano a parte i bambini, unici ancora in grado di sorridere e di vedere il mondo a colori nonostante il grigio della cenere che arriva fino al cielo.

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la stupidità della guerra

08-11-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

V. Flaviano

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Ennesimo film sul tema olocausto. Ma uno dei migliori.
Bruno, un bambino berlinese, si trasferisce assieme alla famiglia in campagna, seguendo il padre, comandante di "una fattoria dove tutti sono vestiti con un pigiama a righe".
La stupidità della guerra vista con gli occhi di un bambino. Le descrizione di un'epoca in cui pensare o provare pietà era vietato. L'assurdità di una situazione in cui tutti, anche i gerarchi, possono sempre e solo perdere.
Oltre a Bruno, magnifica la figura di sua madre, dolente simbolo della vita che viene disprezzata.

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pigiama a righe

22-10-2010 | di

M. Nicolo'

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La rivincita del destino sulla follia dell'uomo ricade sugli innocenti, è sempre così, non dovremmo stupirci. tuttavia l'orrore del campo di concentramento ma ancor più l'orrore della bella villa borghese poco lontana, dove si fà finta di non vedere- non sapere- ciò che non si può far finta di non vedere- non sapere, ci tiene ben speranzosi che la punizione colpisca sul finale. Con un pò di amarezza (troppa) non rimaniamo delusi.

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Ingenuità, coscienza e incoscienza

08-10-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

C. Giovanna

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L'ingenuità dei bambini mentre si consuma l'olocausto, l'ingenuità della moglie del comandante del lager. Mentre quest'ultima diventa coscienza e ribellione, la prima non muore mai, neppure ...

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pigiama

30-09-2010 | di

R. ANGELICA

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E' un bellissimo film.
Rimani allibito dalla semplicità di questi bambini.
Alla fine del film ti senti impotente e ti viene voglia di reagire ma purtroppo la storia è stata già scritta e indietro non si può tornare.

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Per non dimenticare

30-08-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 2
di

F. Hfs

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Quando ho sentito il titolo di questo film e ho sentito di cosa parlava ho detto: "Oh no uno di quei soliti film noiosi riguardo alle guerre e all'uccisione in massa degli ebrei"..Invece no, non é stato così noioso anzi..Questo film fa riscoprire il vero significato della vita e fa capire che non esistono uomini inferiori e uomini superiori e che una vita di un bambino tedesco (di cosiddetta "razza ariana", come dicevano i tedeschi del tempo) vale come la vita di un bambino ebreo..
Un film bello, triste, ma bello.Merita 5 stelline su 5

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delucidazioni

25-08-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

M. Margot

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punto di vista originale sulla tematica dell'olocausto ed ottima rappresentazione del gioco delle parti e dell'insensatezza del razzismo.

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Per riflettere, ancora.

18-07-2010 | ritenuta utile da 1 utente su 1
di

S. Silvia

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L'Olocausto visto attraverso l'innocenza dei bambini. Il contrasto tra la più pura malvagità e la purezza dell'infanzia è lacerante e ne viene fuori un film bellissimo e terribile, allo stesso tempo. Straziante.

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