L'Amore In Citta'

    L'Amore In Citta'

    Regia di Alberto Lattuada, Carlo Lizzani, Cesare Zavattini, Dino Risi

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    Amore in citta' e' un film inchiesta suddiviso in vari episodi, esemplificazione di ciò che Cesare Zavattini aveva teorizzato a proposito del 'pedinamento della realta'', ovvero rappresentare le vicende quotidiane di persone comuni, senza preoccuparsi della forma narrativa ma preservando l'autenticita' del materiale. Prosecuzione dell'esperienza neorealista, Amore in citta' ebbe il merito di anticipare il cinema-verita' degli anni '60 e, naturalmente, un certo tipo di inchiesta televisiva. Gli esiti commerciali purtroppo non furono incoraggianti, cosi' al numero zero di questa rivista cinematografica semestrale dal titolo Lo spettatore - prodotta tra gli altri anche da un giovane Marco Ferreri - non fecero seguito altri numeri. Il film e' strutturato in sei episodi affidati a vari registi dallo stile molto diverso, legati tra loro da vignette di breve durata. Tutti gli episodi ruotano intorno allo stesso tema, quello dell'amore. 'L'idea del film era questa', ricorda Lattuada. 'Si erano convocati alcuni registi, su iniziativa di Zavattini, e si era detto: 'se volete fare un pezzo di film, senza nessuna restrizione, con un bravo operatore come Di Venanzo, la pellicola e pochi soldi, siete liberi di fare anche il volo di una mosca'. Senza essere pagati. E noi ci siamo dichiarati tutti d'accordo, e ognuno ha fatto quello che voleva. Risi ha fatto la balera, Antonioni i suicidi, Lizzani le puttane, Fellini l'agenzia matrimoniale, tutti pezzi veramente bellissimi. Gratis, come prezzo della liberta''. Nel 1954 Zavattini dichiara quale fosse l'intento del progetto: 'Fare un esame della societa' moderna al vaglio della creatura umana, dell'individuo, che sentiamo il bisogno di gustarcelo - potremmo dire: di stare con lui, di conoscerlo, di esplorarlo senza intermediari. Per me e' realismo anche questa violenta andata verso le persone vere, fatti veri'. E aggiungeva: 'Oggi si sente il piacere di questa esplorazione nei fatti dell'uomo, di andare a scoprire tutti i suoi rapporti di solitudine e di moltitudine, assumendoli a dignita' di racconto'.