Accattone
Regia di Pier Paolo Pasolini
- € 19.90
Dettagli del prodotto
- Ean: 8010020034680
- Supporto: Dvd
- Produttore: Medusa Home Entertainment
- Genere: Drammatico
- Regia: Pier Paolo Pasolini
- Contenuti extra: speciale, trailers
- Lingue: Italiano
- Colori: Bianco e nero
- Anno di produzione: 1960
- Area: Area 2 (Europa/Giappone)
- Durata: 116'
- Origine: Italia
- Sottotitoli: Italiano per non udenti
- Formato Audio: Dolby Digital 1.0 - mono, Dolby Digital 5.1
- Sistema: PAL
- Nazione: Italia
Contenuto
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Il fascino per il vitalismo selvaggio
Accattone è un giovane povero, criminale e immorale, che in altri contesti potrebbe sembrare odioso; ma Pasolini sembra invece affascinato da questo ragazzo. Proprio perché non è "borghese", non è stato, passatemi il termine, "istituzionalizzato" dalla società, egli è un puro, è il simbolo della vitalità umana che sta per essere repressa dal capitalismo consumistico. Una vitalità che è talmente prorompente che porterà all'autodistruzione: i ragazzi di vita di cui Accattone fa parte muoiono tutti giovanissimi, di morte violenta, a meno che non accettino l'imborghesimento, l'"istituzionalizzazzione". Cosa che Accattone stesso cerca di fare, quando tenta - inutilmente - di lavorare. Ma la morte lo attende anche in quell'occasione: bellissima a questo proposito la scena del sogno del suo stesso funerale, in cui si dice, si badi bene, che è morto Accattone, e non Vittorio. Perché Accattone rappresenta appunto l'aspetto animalesco, selvaggio, vitalistico, e quindi puro del protagonista, mentre Vittorio è colui che accetta gli schemi della società. Ma accettare tali schemi significherebbe morire comunque, sembra dirci la scena del sogno, non fisicamente, ma spiritualmente: è la parte selvaggia che verrà soppressa dalle forme della società, per dirla in termini pirandelliani. Per i ragazzi di vita non c'è quindi alternativa alla morte. Quasi una previsione di ciò che di lì a pochi anni sarebbe avvenuto, con l'imborghesimento - e la definita conformizzazzione - di tutte le classi sociali ad un unico modello di massa, e che Pasolini stesso avrebbe più volte recriminato nei suoi scritti.
ACCATTONE
Lo sbandato Accattone (interpretato da Franco Citti) trascina una vita vuota e sbandata nelle periferia romana, facendosi mantenere da una prostituta. E' questa la pellicola d'esordio del grande regista, poeta, scrittore. Ed è già un capolavoro, forse il suo film più bello insieme a "Mamma Roma". La vita del sottoproletariato come nessuno l'ha mai descritta e come nessuno più la descriverà.
Accattone
Perfetto spaccato di una Roma ormai scomparsa, immersa nella miseria e nell'illegalità.
Un racconto nudo e crudo di una realtà che all'epoca si preferiva nascondere e ignorare apertamente.
Molto azzeccati gli attori non professionisti che grazie alla loro spontaneità hanno donato molto all'opera.