« Un gran film di Nanni Moretti, che descrive, attraverso una trama tutto sommato originale e attraverso un film nel film, i mali di quasi un ventennio italiano. Sul tono di forte accusa contro il berlusconismo non c'è da meravigliarsi, date le idee politiche del regista. Un film da vedere, tra i più belli dopo il capolavoro Palombella Rossa. »

« Bella interpretazione di G. Giannini, come (quasi) sempre ottima la regia del genio Monicelli. Una commedia su uno scrittore mediocre che non riesce né a portare avanti la scrittura del suo fantomatico romanzo di una vita, né i rapporti con le donne, tra cui una giovanissima, con la quale il rapporto diverrà sempre più affannoso, causa un male di origine psichica, che stronca ogni momento positivo della vita del "malato" protagonista. »

« Tra tutti gli ultimi film che ho visto del Woody Allen degli anni 2000, certo "Match Point" è il capolavoro assoluto: infatti, questo è il film che più elegantemente sa descrivere l'essenza tragica della vita umana nel cuore dell'Europa contemporanea: Allen, come dimostra il suo film del '95 "La dea dell'amore", conosce la tragedia greca, sa scrutare fino in fondo la natura e le perversioni dell'animo umano, senza quell'ottimismo e quei lieti-fine tipici del cinema americano. Qui il coro greco - ironizzato nel film del '95 - non c'è, ma dell'antropologia europea c'è tutto il senso tragico, tutta la casualità del vivere, ben colto attraverso la metafora tennistica: il tutto, guarnito dell'opportunismo della ricca borghesia di una grande capitale, ben vestita dagli ottimi attori: qui una tra le migliori interpretazioni di Scarlett Johansson.
Insomma, per chi non ha visto mai un film dell'ultimo Woody Allen, quest'opera sarà sintomo di una ennesima maturazione artistica del regista. Per chi ritiene che il cinema contemporaneo sforni poca qualità, "Match Point" è motivo di grande sollievo... e anche - per altri motivi - di sottile turbamento! »