« Un film che riprende i tratti di numerosi videogiochi, compreso un certo "Society" che ricorda il famoso "The Sims". Il creatore del gioco che coinvolge i protagonisti del film ha intenzione di riuscire a manipolare tutta l'umanità rendendola del tutto simile ad un esercito di robot telecomandati a suo piacemento e gestibile come via "wireless". Uno spunto di riflessione sulla tecnologia che al giorno d'oggi prende piedi sempre di più. Un film decente. »

« Come primo elemento voglio citare la colonna sonora del film. Brani splendidi, emozionanti, del composti da Yann Tiersen. Questa musica accompagna buona parte del film adeguandosi al carattere della scena. Ad esempio il brano "La valse d'Amelie" è stato composto in tre versioni: eseguito al piano, eseguito con l'accordeon e in versione orchestrale. Le tre versioni, dalla stessa melodia, eppure capaci di suscitare emozioni e sensazioni diverse, vengono proposte durante il film sposandosi perfettamente con la scena abinata. Adoro il film. La protagonista, Amelie, secondo me rappresenta gli occhi con i quali ogni bambino guarda e vive il mondo e che, una volta adulto, abbandona o dimentica per vergogna o per fretta. Troviamo personaggi fortemente caratterizzati, quasi degli stereotipi descritti in modo esasperato. La genialità risiede in tutto quello che ho citato e in tanti altri particolari del film. Durante la visione accompagnamo Amelie nel suo viaggio alla ricerca di qualcosa, qualcosa che neanche lei sa, ma sa di voler trovare. Troviamo anche una storia d'amore anch'essa dai caratteri particolari. Magnifica la scena finale, che scorre sulle note del brano che ho citato prima nella versione all'accordeon. Film sognante e allo stesso tempo reale se proviamo a guardare al di là dell'esasperazione. Lo consiglio. »